Tra le sue numerosissime opere d’arte, il Museo Regionale di Messina custodisce una sfarzosa carrozza settecentesca. È sicuramente l’opera più appariscente della collezione ed attira sempre la curiosità dei visitatori.
Storia della carrozza del Museo di Messina
Realizzata dall’artigiano Domenico Biondo per il senato messinese nel 1742, la sua costruzione sancisce un momento di rinascita per la città. Quell’anno la città riottenne alcuni importanti privilegi, che in seguito alla rivolta del 1678, erano stati tolti per punizione dagli spagnoli.
Gli eleganti dipinti dei pannelli laterali sono Letterio Paladino, pittore messinese, uno degli artisti più in voga della città a quel tempo. Artista moderno e aggiornato sulle nuove tendenze, capace quindi di dare lustro a questa importante realizzazione.
La carrozza di legno è sospesa su cinghie di cuoio. Il legno dipinto di rosso e oro è riccamente intagliato. Le decorazioni molto varie sono costituite da motivi floreali misti ad animali e trofei.
Nei 4 riquadri angolari vi sono alcuni elementi rappresentativi di Messina:
- lo scudo crociato, ovvero lo stemma cittadino;
- la falce su fondo azzurro, che richiama l’antico nome della città;
- un castello con 3 torri, che ricorda le 3 municipalità e le imponenti fortificazioni;
- la M su fondo azzurro, che allude all’iniziale di Maria, la Madonna della Lettera.
Quando si usava la carrozza del Museo di Messina?
La carrozza, trainata da 6 cavalli, trasportava sei senatori: tre provenienti dalla nobiltà e tre scelti tra i cittadini comuni. Insieme a loro, un maestro notaro in toga. Questo sontuoso corteo sfilava per le strade di Messina in occasione delle ricorrenze più importanti per la città.
Ma la carrozza era anche il frutto delle feste secolari in onore della Madonna della Lettera. Quando nel secolo cadeva l’anno 42, i messinesi creavano per l’occasione un’opera d’arte degna della nobile devozione mariana.
La presenza di un opera tanto grandiosa, ci ricorda il glorioso passato della città di Messina. La sua ricchezza e importanza , elementi spazzati via dal terremoto e dai bombardamenti. Fortunatamente il Museo Regionale mantiene vivo il ricordo della Messina che fu. Non solo la carrozza ma dipinti, statue, elementi architettonici a ricordo perenne dei fasti del passato messinese.
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